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Le Proiezioni Cartografiche Mercatore, Peters e Altre a Confronto, ovvero: quali sono le caratteristiche delle carte più famose della storia, e in quali campi di applicazione vengono utilizzate?
Iniziamo con lo specificare cosa si intenda quando si parla di Proiezioni Cartografiche.
Questi particolari elaborati sono modi di rappresentare il globo terrestre su una superficie piana: le loro differenze ci mostrano l'impegno con il quale, nel corso della storia, l'intelletto umano abbia cercato di realizzare sistemi cartografici sempre più conformi alle proporzioni reali.
Tra le Proiezioni Cartografiche più celebri spicca sicuramente la Proiezione di Mercatore. Realizzata dal cartografo fiammingo Gerardo Mercatore (Gerhard Kremer, 1512-1594), la "Proiezione Cilindrica Centrografica Modificata di Mercatore" (questo il suo nome completo) rappresenta su cilindro le varie zone della Terra rendendo i meridiani paralleli tra loro. La carta risulta conforme per le piccole forme, mentre è soggetta a distorsione per quanto riguarda gli oggetti più estesi e man mano che ci si allontana dall'Equatore ai Poli.
Utilizzata per secoli nel settore nautico, oggi la Carta di Mercatore è ancora in uso, soprattutto nei servizi cartografici online come Google Maps.
Anche la Proiezione di Peters proietta la sfera terrestre su cilindro, ma tentando di superare le distorsioni che sono il limite principale della carta di Mercatore.
Per farlo, la Proiezione di Peters scompone il mondo in una griglia di 100 parti orizzontali e 100 verticali. L'attività precipua di Peters, ovvero quella di storico, ne ha notevolmente influenzata l'opera cartografica, nella quale scompaiono alcune prerogative solitamente considerate centrali (come il meridiano di Greenwich e la divisione in meridiani e paralleli).
Tra le Proiezioni Cartografiche, quella di Peters è una delle più recenti: è stata infatti pubblicata nel 1973. Attualmente è una delle mappe più usate nelle scuole britanniche e viene sostenuta anche da enti internazionali quali UNESCO, ONU, UNICEF-Italia e Caritas italiana.
A Mercatore fa riferimento anche la Proiezione di Mollweide (detta anche "pseudocilindrica equivalente" o "ellittica"), divenuta celebre alla metà dell'Ottocento, quando il fisico francese Jacques Babinet iniziò ad avvalersene per le sue sperimentazioni. Opera di Karl Mollweide (1774 - 1825), matematico ed astronomo tedesco, questa carta mira a perfezionare la Proiezione di Mercatore. Nella Proiezione di Mollweide, l'equatore si presenta come una linea retta orizzontale perpendicolare ad un meridiano centrale che passa per il suo punto medio. Gli altri paralleli si infittiscono verso i poli, mentre i meridiani, equidistanti tra loro, si curvano verso i poli. Qui, dunque, le distorsioni aumentano man mano che ci si allontana dal meridiano centrale e dall'equatore; in verticale, le forme si allungano in prossimità dell'equatore e risultano schiacciate vicino ai due poli.
Alla Proiezione di Mollweide si ricorre solitamente quando è prioritario rendere con precisione una particolare zona del globo (ad esempio, nella carta che rappresenta la radiazione cosmica di fondo).
Al gruppo delle Proiezioni Cartografiche cilindriche appartiene un'altra proiezione molto nota, ovvero quella di Gauss-Boaga. Pubblicata nel 1940 dal matematico e geodeta italiano Giovanni Boaga (ai tempi capo dell'Istituto Geografico Militare), la Proiezione di Gauss-Boaga si basa su un metodo che, utilizzando un cilindro tangente ad un meridiano (detto meridiano di riferimento), e non all'equatore come nella carta di Mercatore, proietta sul piano cartesiano le coordinate geografiche dei punti posti sulla superficie dell'ellissoide.
Con la Proiezione di Gauss-Boaga è stata redatta per un certo periodo di tempo la Carta d'Italia dell'Istituto Geografico Militare in scala 1:25.000 (serie 25V); successivamente, al suo apporto è stato sostituito quello della proiezione universale trasversa di Mercatore (UTM).
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