Geografia Senza Centro: Esplorare Prospettive Diverse

Ultimamente è stato teorizzato un collegamento diretto tra Russia e Stati Uniti attraverso lo Stretto di Bering, un’idea che riflette una continuità geografica tra Eurasia e Americhe ed evoca una rappresentazione senza centro.

Molti dei planisferi tradizionali si basano su un modello eurocentrico - od occidentecentrico - che pone al centro a volte l’Europa, altre volte l’Atlantico, secondo una scelta nata per ragioni storiche, culturali, di navigazione. Tuttavia, cresce sempre più l’interesse verso le mappe senza centro, ovvero rappresentazioni senza un punto di vista privilegiato, dove nessun continente è protagonista, nessun oceano divide, che permettono di leggere la Terra in maniera più equilibrata.

Le mappe senza centro propongono una visione continua della Terra, che può essere ruotata liberamente, in cui i poli assumono nuova rilevanza e l’idea di verso e rovescio perde significato.

Fra le rappresentazioni più significative:

• Proiezioni interrotte (es. Goode)

In queste rappresentazioni gli oceani sono segmentati e i continenti sono trattati alla stregua di “isole” di pari dignità. Il centro scompare completamente, favorendo una lettura più equilibrata della superficie terrestre.

• Proiezioni polari a doppio emisfero

Esse rappresentano la Terra come due cerchi speculari, Nord e Sud. Non esiste più un orientamento sinistra-destra o una parte dominante del planisfero.

• Planisferi pacifico-centrati “anti-centrati”

Oltre a mettere il Pacifico al centro, spostano il taglio della mappa in zone poco abitate, eliminando l’idea stessa di una regione privilegiata.

• Rappresentazioni a mosaico

Dividono il globo in celle di uguale dimensione e ogni area occupa lo stesso spazio e nessuna domina visivamente sulle altre.

Scegliere una mappa senza centro significa prediligere una rappresentazione più simmetrica, meno gerarchica, più vicina alla tridimensionalità del globo reale e avere quindi una visione più neutrale e globale del mondo.

In quest’ottica, Cartografica Visceglia offre, all’interno del suo archivio storico, mappe “senza un centro”, come la mappa dell’Australia. In questa mappa il continente australe  non è relegato ai margini, come accade ad esempio nei planisferi classici, ma acquisisce piena dignità visiva, uno strumento prezioso per esplorare rappresentazioni alternative del mondo e per riflettere su come la scelta del centro influenzi la nostra comprensione del pianeta.

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