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La Pasqua ha una simbologia assai ricca e precisa: sono infatti molti gli elementi associati alla festa, quali l’uovo, il coniglio, la campana, il cero. Essi sono stati adottati dai diversi Paesi dell’Europa, divenendo decorazioni tradizionali da appendere alla porta di casa o da posizionare in giardino. Vediamone alcuni.
Uovo
L’uovo è il simbolo della Pasqua per eccellenza: fin dall’antichità, esso ha rappresentato la vita che nasce; secondo il Cattolicesimo, è simbolo di resurrezione, essendo somigliante al sepolcro di pietra nel quale era stato deposto Gesù.
Lo scambio delle uova è un’usanza attestata già in Persia, al fine di celebrare l’arrivo della primavera. È però nel 1883 che diventa dono pasquale grazie all’orafo della Corona, Peter Carl Fabergé, il quale viene incaricato dallo zar di creare un dono speciale per la zarina: nasce così il primo uovo Fabergé, ovvero un uovo d’oro smaltato di bianco, contenente all’interno un ulteriore uovo, sempre d’oro, in cui sono racchiusi un pulcino d’oro e una copia della corona imperiale. Impressionato dalla perfezione tecnica dell’opera, lo zar inizia a ordinare un uovo ogni Pasqua, istituendo una vera e propria tradizione, che si diffonde su scala globale nel corso del XX secolo.
Se in Italia sono diffuse le uova di cioccolata, nei paesi dell’Est Europa dominano invece le uova di gallina dipinte, piccoli capolavori di artigianato locale, dal significato beneaugurale. In Ucraina, ad esempio, la decorazione è un vero e proprio rito: tramite il pysachok, un punteruolo al cui interno è contenuta una piccola quantità di cera di candela, si dipingono le uova, imprimendo sul guscio desideri e preghiere. L’uovo, chiamato Pysanka, è considerato perciò una sorta di talismano, simbolo di fortuna.
Coniglio
Altro simbolo pasquale è il coniglio. Benché l’iconografia del coniglio sia utilizzata già in epoca pre-cristiana, dalle civiltà pagane, che associavano l’animale a fertilità e rinascita, tradizione vuole che il simbolo abbia origine in Germania, laddove esso è conosciuto con il nome di Osterhase, una sorta di Babbo Natale animale, che premia i bambini buoni con delle uova colorate. Nella notte di Sabato Santo, i bambini preparano il nido per il coniglio, con accanto del cibo; se il bambino si è comportato bene durante l’anno, il coniglio lascerà i doni. Leggenda vuole che l’Osterhase nasca dalla dea tedesca della fertilità, Eostre, la quale in un pomeriggio di primavera trasformò un uccellino ferito in un coniglio, che depose delle uova colorate per ringraziare la dea di avergli salvato la vita. L'usanza si è poi estesa anche al resto del mondo, in particolar modo negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni, arrivando perfino in Italia.
Campana
Le campane sono una tradizione proveniente dalla Francia. Esse portano i doni e il cioccolato ai bambini. Il rito esige che le campane non suonino dal giovedì santo alla domenica di Pasqua, essendo volate a Roma, per sentire l'annuncio della Resurrezione di Cristo direttamente dal Papa. La mattina della domenica di Pasqua, le campane tornano e suonano, segnalando che Cristo è risorto e che i bambini possono dare la caccia alle uova.
Cero
Il cero è un elemento fondamentale della Pasqua cristiana, presente nella veglia che celebra la risurrezione, durante la liturgia della luce. Simbolicamente, esso rappresenta il Cristo Risorto, il quale ritorna dalle tenebre, schiacciando la morte e il peccato. La sua accensione avviene in una processione solenne, nel corso della quale il celebrante pronuncia la preghiera di benedizione e, al cui termine, vengono accesi i ceri di tutti i fedeli, testimoniando la luce di Cristo che si diffonde nel mondo. Lo spegnimento avviene invece con la messa di Pentecoste, segnando così la fine del ciclo pasquale. Il cero è spesso decorato con altri simboli cristiani, quali la croce, il pesce, l'Alfa e l’Omega, principio e fine di ogni cosa.
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