Le Mappe Storiche: Cosa Ci Raccontano del Passato?

Le carte geografiche antiche hanno un importante valore documentario, in quanto testimonianze dirette del momento in cui sono state realizzate.

Cosa, quindi, meglio delle Mappe Storiche può supportarci nella conoscenza di un periodo, di un fatto o perfino di una grande figura della storia?

Al contesto geografico, si sa, vanno ricondotte molte delle motivazioni all'origine del comportamento di una persona o di un gruppo antropico, sia esso uno Stato, un villaggio, un partito politico o una comunità religiosa.

Inoltre, confrontando fra loro due o più Mappe Storiche di epoche diverse possiamo comprendere come e perché certe situazioni siano cambiate, e ricavare dati "collaterali" di grande portata sui risvolti culturali, economici e politici di un particolare evento.

La stessa grafica delle Mappe Storiche è in tal senso un libro aperto: ci fornisce infatti informazioni di prima mano sul gusto, sul senso estetico e sulla mentalità degli uomini dell'epoca.

Non è raro quindi che le carte geografiche antiche possano approfondire o addirittura modificare la prospettiva di uno studioso, sfatando luoghi comuni o credenze errate.

Ma c'è di più.

Alcune Mappe Storiche possono gettare una luce inaspettata sull'interesse degli uomini di allora nei riguardi di un periodo più remoto.

È il caso, ad esempio, delle carte geografiche di fine Settecento che riproducono l'assetto dell'Impero Romano. Da un lato, esse ci informano sul livello delle conoscenze coeve sull'argomento; dall'altro, sono l'espressione più evidente della riscoperta dell'antichità classica secondo i canoni del Neoclassicismo.

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