Intervista a Laura Ottaviani: la cartografia tra tradizione e innovazione

In un mondo sempre più digitale, le mappe continuano ad avere un valore insostituibile. Ce lo racconta Laura Ottaviani, titolare di Cartografica Visceglia, attività storica di Roma che crea carte geografiche personalizzate dal 1929. 

I: Buongiorno Laura e grazie per l’opportunità di intervistarla. Per iniziare, come è nata l’azienda?

L: È un piacere per me. La nostra storia ha inizio nel 1929, quando mio nonno, Vincenzo Visceglia, appassionato di geografia e mappe, fonda l’omonima cartografica. Dagli anni ‘50, mia madre, Rosangela, lo affianca e, alla sua scomparsa, porta avanti il suo lavoro con dedizione e impegno. Nel 1993, io subentro a mia madre, prendendo in mano le redini dell’azienda. 

I: Rispetto al processo creativo di una mappa, come si svolge? 

L: Fino alla fine degli anni ‘90, il lavoro veniva completamente fatto a mano, per cui i tempi di produzione erano lunghi e complessi. Oggi, invece, ci si affida a programmi di elaborazione grafica, che hanno facilitato la produzione. Certamente, metto la stessa passione, la stessa cura e la stessa precisione tramandatami da mia madre e ancora prima percepita in mio nonno.

I: Riscontra qualche difficoltà nella creazione di una mappa? 

L: Gli anni di esperienza nel campo mi permettono di non rilevare particolari problematiche al momento della realizzazione delle mappe; tuttavia, cerco di rimanere costantemente aggiornata sulle nuove tecnologie, così da innovare il processo produttivo. 

I: Come sceglie i dati da rappresentare?

L: La scelta dei dati da rappresentare su una mappa dipende dal progetto commissionato. I clienti mi forniscono i dati e io li rielaboro, tenendo conto delle loro esigenze. 

I: In che modo l’evoluzione tecnologica ha cambiato l’approccio alla cartografia?

L: Le nuove tecnologie hanno senza dubbio migliorato le rappresentazioni cartografiche, rendendole sempre più accurate. Tale risultato si inserisce in un discorso di innovazione che da sempre guida l'attività dell’azienda.

I: Pensa che la digitalizzazione causerà la scomparsa della cartografia tradizionale?

L: Ritengo che le mappe cartacee abbiano ancora un valore inestimabile, come testimonia la loro continua richiesta. Molte persone ne apprezzano l’aspetto fisico e tangibile, esaltandone il fascino intramontabile. 

I: C’è un progetto a cui è particolarmente legata e che ci vuole raccontare?

L: Sono tanti i lavori che mi hanno reso orgogliosa del lavoro che faccio. Negli anni, oltre le singole mappe, abbiamo realizzato paralumi, tavoli, tappeti, tovagliette all’americana, quaderni di viaggio, personalizzati a tema geografico. Dovendo nominare un lavoro in particolare, forse quello della carta da parati, commissionata da un interior designer per la parete di casa di una sua cliente. Essa è stata realizzata su misura, con dei colori precisi, scelti insieme per valorizzare l’ambiente.

I: Ultima domanda. Cosa pensa renda unica Cartografica Visceglia nel panorama della cartografia?

L: Dal 1929, l’azienda custodisce un patrimonio cartografico unico e di grande valore storico, tanto che nel 2015 è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante da parte del Mibact. Inoltre, siamo gli unici ad offrire un servizio di personalizzazione delle carte geografiche, destinate a una clientela ampia e diversificata, sia in ambito pubblico che privato.

I: Laura, grazie ancora per aver condiviso con noi la sua esperienza e storia.

L: Grazie a voi. È stato un piacere parlare del mio lavoro e della mia passione per la cartografia.