Il quartiere Monteverde

Monteverde, toponimo con cui è comunemente conosciuto il quartiere Gianicolense, dodicesimo quartiere di Roma, all’interno del XII Municipio, si trova sulla riva destra del fiume Tevere, confina con il quartiere di Trastevere ed è propaggine del Gianicolo, il colle dedicato al dio Giano.

Il nome Monteverde deriverebbe non solo dalla fitta vegetazione che lo popola, ma anche dalla presenza di tufo lionato di colore verde-giallognolo, che veniva estratto dalle cave del Gianicolo ed era utilizzato per costruire gli edifici romani.

In epoca romana, esso era conosciuto anche come Mons Aureus, ovvero Monte d’oro o Montorio. Qui sorsero dapprima gli Orti di Cesare e poi numerosi luoghi di culto pagani e catacombe cristiane, come quella di San Pancrazio.

Il quartiere iniziò a definire la propria fisionomia a partire dai primi del ‘900, quando il piano regolatore del 1909 voluto dal sindaco Ernesto Nathan permise una prima espansione urbana di Monteverde vecchio, allora caratterizzato da villini signorili con giardino. Il nucleo si espanse poi durante il Fascismo con la costruzione delle case popolari nella vallata di Via di Donna Olimpia, l'ospedale del Littorio, oggi San Camillo, e con le palazzine di Monteverde Nuovo, a Piazza San Giovanni di Dio.

La sua architettura fu influenzata dallo stile liberty, senza intaccare gli ettari di verde che ne rendevano un luogo suggestivo, paradisiaco, racchiuso dalle mura gianicolensi. Basti pensare a Villa Sciarra, lungo i cui viali si possono ammirare diverse statue raffiguranti animali e creature fantastiche, o alla più conosciuta Villa Pamphilj, oggi uno dei parchi pubblici più grandi di Roma.

Il fascino del quartiere, inoltre, attirò, e attira ancora oggi, artisti. Tra gli altri, Pier Paolo Pasolini, che alloggiò in Via Giacinto Carini 45, appena arrivato a Roma come insegnante, e qui fu ispirato a scrivere “Ragazzi di vita”, ma anche Escher, che abitò in Via Poerio, dove ancora è visibile un pavimento disegnato da lui stesso.

Oggi Monteverde è caratterizzato dal verde delle sue ville, palazzi storici e moderni, oltre che da attività di artigianato, come Cartografica Visceglia. È qui infatti che dal 1958 sorge l’azienda a conduzione familiare che, con dedizione e impegno, porta avanti da tre generazioni la passione per le mappe. Grazie al suo archivio storico, si possono consultare mappe di Monteverde e verificare i cambiamenti a cui il quartiere è andato incontro.

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