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Lo scorso 2 maggio, a Roma, il Ministero della Cultura ha presentato la “Capitale italiana dell’arte contemporanea”, iniziativa che va ad affiancarsi alla “Capitale italiana del Libro” e alla “Capitale italiana della Cultura”, titolo rivestito quest’anno da Pesaro.
Nello specifico, la Capitale italiana della cultura è un’iniziativa istituita nel 2014 dall'allora ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini. L'intento del progetto è di sviluppare il potenziale culturale di una città attraverso la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e il miglioramento dei servizi rivolti ai turisti. Il titolo dura un anno e prevede un finanziamento pubblico di un milione di euro.
A partire dal 2015, le città prescelte che concorrono al titolo di capitale italiana della cultura partecipano a un bando di concorso indetto dal Ministero della cultura. La vincitrice viene scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero.
Le prime città ad aggiudicarsi il titolo sono state Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, ovvero le città che avevano partecipato anche al bando per la Capitale europea della cultura, altra iniziativa a sostegno della promozione culturale.
Negli anni seguenti, sono state elette Mantova, Pistoia, Palermo, Procida, Bergamo e Brescia. Nel 2019, non è stata designata nessuna città, mentre nel 2021, a causa del COVID-19, il titolo è stato prorogato di un anno. Nel frattempo, sono già state scelte le città capitali del 2025 e del 2026: Agrigento e l’Aquila.
Proclamata Capitale italiana della cultura il 16 marzo 2022, battendo, tra le altre, Ascoli Piceno, Siracusa, l’unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento e Viareggio, Pesaro si trova a nord delle Marche, si affaccia sul Mar Adriatico ed è incastonata fra due colline: San Bartolo e l’Ardizio. La sua fondazione si deve ai romani, come testimonia il centro storico, che presenta la tipica struttura a croce suddivisa fra Cardo e Decumano. Essa è conosciuta come “la Città della Musica”, poiché qui nacque il famoso compositore Gioachino Rossini. In virtù di ciò, nel 2017 l’UNESCO gli ha conferito il riconoscimento di Città Creativa per la musica.
Le motivazioni che hanno portato alla proclamazione di Pesaro quale Capitale italiana della Cultura risiedono in un progetto culturale che favorisce la partecipazione dei cittadini al fine di valorizzare un territorio assai ricco dal punto di vista storico e ambientale. Alla base, c'è l'idea di “una cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente”, come dimostra peraltro "VolontarixPesaro24”, uno strumento per creare una nuova forma di volontariato culturale.
E a proposito di inclusione, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha dedicato la vittoria alla città ucraina di Kharkiv, città con cui il comune è gemellato, suggellando un gesto simbolico atto a confermare quanto la cultura unisca e possa essere anche una forma di unione e di pace.
Visceglia segue con attenzione tutte le manifestazioni di interesse culturale che sostengono il turismo e incoraggiano il il miglioramento dell’offerta.
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